I kanji nascono in Cina più di duemila anni fa. la loro storia è legata al culto degli antenati e alla divinazione in quanto per interrogare il furuto, spesso ci si rivolgevaad un oracolo che bruciando ossa di bovino o gusci di tartaruga, cercava di interpretare come sarebbe stato il futuro. Dalle crepe che si formavano sulle ossa e sui gusci, sarebbero nati i caratteri. Tramite il buddismo i caratteri arrivarono in Giappone ed iniziarono ad essere usati da larga parte della popolazione. Fu infatti grazie ai caratteri che il problema dell'omonima venne superato.
Se guardiamo ad esempio la parola はし (hashi) questa può voler dire "ponte" o "bacchette". Soltanto dalla scrittura in caratteri è possibile capire di che si tratta.
はし > 橋(ponte) はし > 箸(bacchette)
I caratteri hanno dunque visto una modifica da duemila anni fa a questa parte e inoltre è possibile trovarne scritti in vari font.
Ne esistono tantissimi ma per poter leggere un giornale ne sono sufficienti 1945. Un kanji può assumere diverse letture a seconda della posizione che ricopre nella frase e se è combinato o meno con un altro carattere. Le letture di un carattere si dividono in lettura cinese おんよみ (音読み) e lettura giapponese くんよみ (訓読み).
Prendiamo ad esempio il carattere 中 che significa "nel mezzo" o "dentro".
Letto da solo la sua lettura è なか( lettura giapponese)
Tuttavia è possibile trovarlo in combinazione con un altro carattere per cui la lettura da usare cambia.
Ad esempio:
国(nazione): lettura giapponese --> くに
lettura cinese --> ごく
中 (mezzo) : lettura giapponese --> なか
lettura cinese --> ちゅう
La loro combinazione mi darà la parola 中国(ちゅうごく) che significa Cina.
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